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Il Rinascimento: Ville, Palazzi e Giardini: Bagnaia – Caprarola – Bomarzo

Palazzi e giardini d’autore, i primi esempi di quei “giardini all’italiana” tanto ammirati e imitati dagli architetti francesi, la magnificenza di una famiglia nobile, quella dei Farnese,
che si rispecchia in una sontuosa dimora, tutto dimostra quanto questo territorio sia stato privilegiato anche dall’arte del Rinascimento.
Lontano da Roma, in un ambiente naturale che invita alla riflessione, grandi mecenati si concedono residenze lussuose ove meditare sul significato della vita.

La vita e le sue scelte: queste opere monumentali sono disseminate di simbolismi e di riferimenti che sembrano collegati da un unico filo conduttore : la suggestione della “Hypnerotomachia Poliphili”.

Un architetto illustre, Jacopo Barozzi da Vignola, realizza nella metà del Cinquecento il Palazzo Farnese a Caprarola. Citato in tutti i testi della storia dell’arte italiana è anche ambiente prescelto per la scenografia di molte opere cinematografiche e televisive, soprattutto per via delle sfarzose decorazioni pittoriche degli interni, affrescati da maestri dell’epoca quali i fratelli Taddeo e Federico Zuccari.
La Villa Lante della Rovere di Bagnaia ripropone la struttura dei giardini del Parco di Caprarola con una elaborazione ancora più scenografica. Anche qui sono evidenti le simmetrie tanto care al Vignola, che è quasi certamente il progettista iniziale, insieme a quella fusione di elementi, l’acqua, la pietra, la vegetazione, studiata per destare sensazioni appaganti.

Il Parco dei mostri di Bomarzo evoca un paesaggio onirico . “Qui ogni pensiero vola” recita l’iscrizione apposta sulla faccia di un mascherone di pietra lavica che, con la crescita della vegetazione, assume espressioni diversamente accigliate nell’alternarsi delle stagioni. Nella originale creazione del “Bosco Sacro”
i riferimenti storici appaiono controversi e intriganti: difficile da accertare è il reale apporto di Vicino Orsini all’assetto attuale del parco. L’ipotesi di preesistenze archeologiche riferibili alla cultura etrusca è quanto mai suggestiva e affascinante.